Donne per la Pace 2016 a Galatina
8 marzo 2016. In questa giornata particolare in cui si celebra l’essere donna, tanti madri e padri, ragazzi e ragazze hanno scelto di ritagliarsi un po’ di tempo per riflettere sulla bellezza del dono di essere donna: bellezza sfigurata troppo spesso dalla violenza ma che non può fare a meno di fiorire se come educatori diventiamo consapevoli che pur nelle difficoltà sempre qualcosa si può e si deve fare.
È stato questo il filo conduttore che abbiamo deciso di seguire non solo per questa serata, ma anche durante gli incontri realizzati in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Galatina durante il mese di febbraio e che hanno coinvolto le classi di terza media della Scuola Polo 2 di Noha. Il tema scelto per quest’anno è stato quello della “rete” – dall’adolescenza in rete all’essere donna in rete - e per una precisa scelta maturata già nell’edizione dell’anno scorso, i laboratori sono stati estesi anche ai genitori, ai quali è stato dato un momento per condividere, confrontarsi, porre domande alle esperte del CAV ed essere rafforzati nella propria capacità educativa e di dialogo con i propri figli e figlie.
È sotto gli occhi di tutti che gli adolescenti sono molto più abili di noi adulti nell’utilizzo dei social network: attraverso questi strumenti, oggi essi “incontrano” persone, si confrontano e intessono relazioni, ma data la loro giovane età, un uso senza limiti o consapevolezza di questi strumenti può portare conseguenze anche gravi rispetto alla libertà e della sicurezza personale. La sfida che abbiamo cercato di cogliere è quella di dare ai nostri ragazzi e ragazze, degli strumenti per saper distinguere quello che è utile da quello che non lo è, sviluppare insomma una capacità critica. Oltre all’intervento del Centro Antiviolenza che ha curato i laboratori sui social network e il cyberbullismo, anche la nostra associazione si è impegnata a dare un contributo con un laboratorio legato al tema della presenza della donna nel mondo del lavoro: attraverso la modalità del gioco partecipato e del confronto attivo, si sono toccati argomenti come quello degli stereotipi legati al genere, delle pari opportunità, delle difficoltà che le donne anche oggi e soprattutto a sud, incontrano nel processo di emancipazione professionale. Il laboratorio realizzato dalla nostra associazione durante l’orario scolastico è stato un momento in cui i ragazzi e le ragazze hanno dimostrato tantissima vivacità e partecipazione critica nel raccontarsi e raccontare vissuti personali ed esperienze familiari non sempre facili.
Durante la serata finale, molto ha colpito l’intervento di Marta Gigante, coordinatrice della Comunità “Artemide” di Latiano che accoglie mamme con bambini vittime di violenza, ha raccontato l’esperienza faticosa ma anche bella che sta coinvolgendo un gruppo di donne che giunte quasi alla fine del proprio percorso in struttura hanno deciso di fare rete e mettere su un marchio di produzione artigianale. Ascoltare il racconto di Marta e vedere le foto degli incontri di lavoro che settimanalmente le “sue” donne organizzano, è stata l’occasione per verificare quanto sia devastante sulle donne e sui bambini la violenza domestica, ma anche quanto riuscire ad aiutarsi reciprocamente sia importante per la riconquista della propria dignità violata: queste persone non vogliono sentirsi etichettate ed è stata questa la forza che le sta spingendo a mettersi in gioco. Alla fine della nostra giornata della donna ci portiamo a casa sempre più forte la consapevolezza che l’educazione è la chiave per costruire un futuro diverso e forse l’unico vero antidoto efficace contro la violenza.
Egerthe Galatina
Lascia un Commento